mercoledì 23 dicembre 2009

PLAYLIST 2009



Albums

1. REIGNING SOUND - Love And Curses (In The Red)

2. LEADFINGER - Rich Kids (Bang!)
3. TONY FACE BIG ROLL BAND - Old Soul Rebel (Area Pirata)
4. B-BACK - Experiment In Colour (Area Pirata)
5. THE REVELATORS - Let A Poor Boy Ride (Crypt)
6. CORNERSHOP - Judy Sucks A Lemon For Breakfast (Ample Play)
7. SOULSAVERS - Broken (V2)
8. THE INTERCONTINENTAL PLAYBOYS - Hymns Of The Flesh (I-94 Bar)
9. NIKKI SUDDEN & PHIL SHOENFELT - Golden Vanity (Easy Action)
10. STRANGE FLOWERS - Vagina Mother (Go Down)
11. BABY WOODROSE - Baby Woodrose (Bad Afro)
12. MICK MEDEW & THE RUMOURS - All Your Love (I-94 Bar)
13. THE NEW CHRISTS - Gloria (Impedance)
14. THE SETTING SON – Spring Of Hate (Bad Afro)
15. THE MASTERPLAN – Maximum Respect (Nicotine)
16. THEM CROOKED VULTURES – Them Crooked Vultures (Geffen/Interscope)
17. HEAVY TRASH - Midnight Soul Serenade (Bronzerat)
18. TEATRO DEGLI ORRORI –A Sangue Freddo (La Tempesta)
19. THE SOUL MOVERS – On The In Side (Career)
20. THE SHIMMYS – Brunettes On The Rocks (Off The Hip)
21. THE PRETTY FACE – The Pretty Face (Area Pirata)
22. VV.AA. – Clowns and Jugglers (Octopus)
23. DONOVAN’S BRAIN - Fires Which Burnt Brightly (Career)
24. NIAGARA & THE HITMEN – St Valentine’s Day Massacre (Steel Cage Recods)
25. SCOTT DELUXE DRAKE – Beneath The Bloodshot Lights (Rankoutsider)
26. GRANT HART – Hot Wax (MvdAudio)
27. TRINITY – 1975 (Swell)
28. KID CONGO POWERS & THE MONKEYBIRDS – Dracula Boots (In The Red)
29. BOB LOG III – My Shit Is Perfect (Voodoo Rhythm)
30. THE BRIAN JONESTOWN MASSACRE – One (@ Recordings)

Reissues


1. NOT MOVING - Not Moving (Spit/Fire)

2. THE FEELIES – Crazy Rhythms (Domino)
3. ASTEROID B-612 – Not Meant For This World (Off The Hip)
4. HITMEN – Tora Tora DTK/Moronic Inferno (Shock)
5. TELL TALE HEARTS – High Tide (Big Noses and Pizza Faces) (Voxx)

Best Rock'n'Roll Shows

1. DAVID BYRNE @ Auditorium - Parco della Musica (Roma)
2. DOM MARIANI + THE SICK ROSE @ Mads (Roma)
3. LYDIA LUNCH with TEENAGE JESUS & THE JERKS @ Init (Roma)
4. PATTI SMITH @ Villa Ada (Roma)
5. BOSS HOG @ Circolo degli Artisti (Roma)

I WISH YOU A MERRY X-MAS AND A ROCKIN' NEW YEAR!!!

venerdì 18 dicembre 2009

Tanti sì, un solo no: NO AL PONTE!



Mentre il governo si appresta all'ennesimo grande bluff, quello della posa della "prima pietra" del Ponte sullo Stretto (in realtà si tratta dell'avvio di un'opera ferroviaria, già prevista da tempo, a Villa San Giovanni), la Rete No Ponte risponde con una grande manifestazione nazionale.

A cui hanno aderito oltre 150 organizzazioni, enti locali (tra cui la Provincia di Reggio Calabria e la Regione Calabria), una cinquantina di artisti che hanno dato vita al progetto “Artisti contro il Ponte”, comuni cittadini indignati contro lo spreco di risorse pubbliche per un'opera faraonica che difficilmente si farà ma che continua a drenare milioni di euro che invece andrebbero utilizzati per la bonifica e la messa in sicurezza dei territori, per migliorare il trasporto passeggeri sullo Stretto, per completare la Salerno-Reggio Calabria e le altre infrastrutture di cui Calabria e Sicilia hanno realmente bisogno.

L'appuntamento è per domani 19 dicembre a Villa San Giovanni.

Questo il programma della giornata. Non mancate!!!

ore 9,00 Piazza Valsesia, concentramento e microfono aperto alle organizzazioni aderenti, corteo lungo le vie di Villa e Cannitello.
Il percorso sarà accompagnato dalla presenza di artisti di strada e stand.

ore 14,00 Chiesa di Porto Salvo di Cannitello, arrivo e inizio spettacoli: Un lungo pomeriggio, circa 8 ore di musica, teatro, spettacoli, proiezioni e artisti di strada per accompagnare la voce di quanti diranno “fermiamo i cantieri, lottiamo per le vere priorità”.
Gli spettacoli saranno alternati a messaggi e testimonianze delle “vere priorità”!

AGGIORNAMENTO 19.12.2009

20.000 persone per gli organizzatori, 4.000 per la questura.
Questo il solito balletto delle cifre di una manifestazione a cui hanno partecipato in realtà tra le 5.000 e le 7.000 persone.
Un numero enorme per una manifestazione locale, di piccole dimensioni se si considera che l'appuntamento era nazionale.
Comunque una manifestazione pacifica per chiedere che il Governo riveda le sue priorità e metta al primo posto la bonifica dei territori devastati dall'abusivismo edilizio e dai rifiuti radioattivi che infestano le terre e i mari di Calabria e Sicilia.
Di fronte al piccolo esercito di manifestanti stonavano due cose: la scarsa partecipazione degli abitanti di Villa San Giovanni (i primi a subire l'eventuale costruzione del Ponte) e l'esibizione muscolare delle forze dell'ordine con decine e decine di camionette e blindati di carabinieri e polizia. Cosa che strideva, e non poco, contro la pacifica atmosfera della giornata.
Giornata funestata da una tragedia evitabile: la morte per infarto del rappresentante di una delle tante sigle che aderivano alla manifestazione, Franco Nisticò, 58 anni, delegato del "Comitato per la 106".
Colto da un malore subito dopo il suo intervento dal palco, Nisticò è morto perchè - tra tanti mezzi blindati - non era disponibile un'ambulanza e non è stato possibile soccorrerlo con tempestività e con mezzi adeguati.
Una morte che riempie di rabbia e di tristezza.

giovedì 17 dicembre 2009

Album of the year: REIGNING SOUND

LOVE AND CURSES (In The Red)



Se da una parte l’industria discografica corre sempre più veloce, schiacciando trend e gruppi uno dopo l’altro neanche fosse un caterpillar, dall’altra esistono ancora formazioni a cui importa poco o nulla dei ritmi imposti dal music-biz.
Come i Reigning Sound, la band americana guidata da Greg “Oblivian” Cartwright che tira fuori un disco solo quando ha qualcosa da dire. Anche se tra una prova e l’altra passa un lustro. Come nel caso di questo eccellente “Love And Curses” che segue di cinque anni il capolavoro del gruppo di Memphis, “Too Much Guitar”. Fedeli all’idea iniziale di un progetto che li vuole tra gli interpeti principali della rinascita del suono americano, riveduto e corretto, i Reigning Sound mettono in fila 14 episodi in cui garage, rock’n’roll e soul sono fusi in un unico calderone sonoro. In cui, per una volta, non prevale la furiosa attitudine garage-punk della band, ma una più riflessiva e ispirata vena soul. Facendo un ampio uso di chitarre elettro-acustiche, di organo hammond e della voce, tanto sgraziata quanto espressiva, di Mr Cartwright, il quartetto statunitense firma il disco più maturo di una carriera ormai lunga quasi dieci anni. Sono “Brake It” e la splendida “Trash Talk”, due brani intrisi di soul e aromi sudisti con l’organo che ne ammanta la veste sonora, ad aprire le danze. “Love And Curses” prosegue, poi, con il grezzo rock’n’roll di “Call Me” che ricorda gli Oblivians e con una ballata coinvolgente intitolata “The Bells”. Sembra proprio che tutto lo svolgersi dell’album si giochi su questi due elementi: il rock’n’roll a bassa fedeltà e le ballate ricche di pathos, con una leggera prevalenza di queste ultime. E così se “If you can’t come back” e “Stick Up For Me” svelano l’anima grezza e garagistica dei Reigning Sound, episodi come “Something To Hold Onto” e “Polly Anne” ne mettono invece in mostra il lato più riflessivo e intrinsecamente ricco di soul. Dimostrando come, pur restando fedeli a un’idea di rock’n’roll, il suono di un gruppo possa evolvere e regalare sempre nuove emozioni. Disco dell’anno.

mercoledì 16 dicembre 2009

TALES FROM OZ #9



E' on-line su FREAK OUT il nono appuntamento con "Tales From Oz", la mia rubrica dedicata al rock australiano.

In questa "puntata" si parla di THE NEW CHRISTS (nella foto), NIAGARA & THE HITMEN, ASTEROID B-612, INTERCONTINENTAL PLAYBOYS, MICK MEDEW & THE RUMOURS.

Per leggerla cliccate qui
O copiaincollate il seguente url: www.freakout-online.com/special.aspx?idspecial=123

Buona lettura!

sabato 28 novembre 2009

Free LEONARD PELTIER





Si dichiara un prigioniero politico nelle mani di Barack Obama.
Dopo oltre trent’anni trascorsi dietro le sbarre, l’attivista indiano Leonard Peltier non ha più molte speranze di uscire vivo dal carcere.
In prigione dal 1977 per un crimine di cui si è sempre dichiarato innocente, l’omicidio di due agenti dell’FBI, Peltier ha ricevuto l’ennesimo rifiuto alla richiesta di libertà condizionale.
Il Procuratore federale Drew Wrigley ha dichiarato che la sua scarcerazione avrebbe “favorito la mancanza di rispetto per la legge”.
Un’affermazione che ha il sapore di una beffa, visto che negli stessi giorni in cui veniva pronunciata i solerti tutori dell'ordine a stelle e strisce provvedevano a rimettere in libertà Lynette “Squeaky” Fromme, una seguace delle setta di Charles Manson che nel 1975 attentò alla vita del presidente Ford.

64 anni, malato di diabete e di pressione alta, Leonard Peltier rimane un caso emblematico di come funzioni la giustizia americana.
Dopo questo rifiuto l’attivista indiano - che, ripetiamo, si è sempre dichiarato innocente - potrà fare nuovamente richiesta di libertà condizionale soltanto nel 2024 quando, se sarà ancora vivo, avrà 80 anni.

Le associazioni che da anni sono mobilitate per la liberazione di Peltier ritengono scandalosa e del tutto politica la decisione della U.S. Parole Commission.
E sperano anche loro in Barack Obama, che proprio ai primi di novembre ha incontrato i rappresentati delle 564 tribù indiane.
FREE LEONARD PELTIER now!!!


Per scrivere a Leonard:

Leonard Peltier
#89637-132
USP-Lewisburg
US Penitentiary
PO BOX 1000
Lewisburg,PA 17837
U.S.A.

E' indispensabile scrivere sulla busta l'indirizzo completo del mittente, altrimenti la lettera non verrà recapitata. Non può essere inviato denaro, CD o cassette musicali, foto-polaroid o articoli di giornale. Sono accettatte le fotografie normali e le cartoline.

domenica 15 novembre 2009

Ascoltati questa settimana



CORNERSHOP "Judy Sucks A Lemon For Breakfast", NIKKI SUDDEN & PHIL SHOENFELT "Golden Vanity", THE MONKEES "I'm a believer", THE KINKS "Singles collection", AA.VV. "Wheedle's Groove", JULIAN COPE "Peggy Suicide", THE PIXIES "Doolittle", NIAGARA & THE HITMEN "St. Valentine's Day Massacre", FUNNY DUNNY "Things Have Changed", THE DIRTBOMBS "We Have You Surrounded", X "Under The Big Black Sun", BARRACUDAS "Through The Mysts Of Time", BABY WOODROSE "Baby Woodrose", THE SOUL MOVERS "On The In Side", THE KINKS "Face To Face", TONY FACE BIG ROLL BAND "Old Soul Rebel", THE HELLACOPTERS/FLAMING SIDEBURNS "White Trash Soul!"...

venerdì 13 novembre 2009

Il Csoa Cartella, la lotta al Ponte e quegli strani avvertimenti



Non è la prima volta che succede, ma è la più grave.

Il Centro Sociale "A. Cartella" di Gallico (Reggio Calabria), occupato dal 2002, è stato già vittima di attentati incendiari, di danneggiamenti e scritte sui muri.

E' accaduto ancora un paio di giorni fa: solo che questa volta all'imbrattamento della sede (sul grande murales del Che è apparsa una svastica, oltre a vari slogan farneticanti) sono seguiti dei volantini di chiaro stampo nazista affissi in anche in giro per la città.

Nel corso di questi anni, il Csoa "Cartella" si è distinto non soltanto per le sue attività antagoniste, ma anche per un ruolo propulsivo all'interno del quartiere e della città: dal mercatino equo-solidale ai concerti, dagli appuntamenti teatrali a quelli di poesia, dai fumetti ai corsi di giornalismo ambientale sino, ovviamente, all'attività politica. Che ha visto il "Cartella" in primo piano in molte battaglie. Prima fra tutte quella contro lo scellerato progetto del Ponte sullo Stretto.
Ed è curioso notare la tempistica perfetta di quest'ultimo atto intimidatorio, avvenuto mentre fervono i preparativi per la grande manifestazione contro l'apertura dei cantieri del Ponte, indetta per il prossimo 19 dicembre.

Allora, oltre alla solita solidarietà di facciata, devono seguire atti concreti per stare accanto a una delle poche realtà attive e propositive di Reggio Calabria, di quelle legate al territorio e che del territorio propongono una valorizzazione che parta dal basso, dal coinvolgimento dei cittadini.

Ricevo e pubblico volentieri il comunicato stampa diffuso dal Csoa "Angelina Cartella", invitando a diffondere questo post e a manifestare il proprio affetto e la propria vicinanza agli amici e compagni del Centro.

Agli imbrattamenti seguono le minacce

L’avevamo accolta con ironia e senza allarmismo l’azione di imbrattamento della scorsa notte.
Salvo svegliarci ieri mattina e scoprire che in città erano stati “avvistati” alcuni manifestini, gli stessi che abbiamo trovato affissi alla nostra porta.
Se la forma linguistica è piuttosto sgrammaticata, il messaggio però risulta essere abbastanza chiaro.
Con questo comunicato intendiamo rivolgerci a tutte le compagne ed i compagni, alle associazioni, ai comitati, alle tante persone che abbiamo incrociato in questi anni e con le quali abbiamo collaborato per “costruire un futuro migliore”, ma anche alla cittadinanza tutta, non credendo che possa essere un motivo di festeggiamento la nostra “fine”.
Lo spazio che occupiamo è la struttura del Parco Cartella, a Gallico (costata all’epoca circa 1,7 miliardi delle vecchie lire) che più di 7 anni fa abbiamo sottratto all’incuria e al degrado in cui era stato abbandonato, e trasformandolo in luogo di aggregazione e di propulsione per battaglie di libertà e dignità, oltre che di promozione artistica e culturale.
Da allora, nonostante appetiti speculativi politico-mafiosi abbiano spesso cercato di mettere le mani su questa struttura, i diversi attentati ed episodi di intimidazione, noi proseguiamo nel nostro impegno.
Ci appare una strana coincidenza che questa serie di intimidazioni segua il lancio della manifestazione contro l’apertura dei cantieri del Ponte, ideata proprio in una partecipata assemblea da noi promossa. Sarà per questo che qualcuno ci vorrebbe morti?
Non certo per celebrare la nostra “fine” ma per ragionare insieme sulla progressiva restrizione degli spazi di agibilità politica, nonché a rafforzare in nostri sforzi in vista della manifestazione del 19 dicembre

invitiamo tutte e tutti a partecipare
all’assemblea pubblica
martedì 17 novembre alle ore 19,00
Via Quarnaro I - Gallico, Reggio Calabria

martedì 3 novembre 2009

Let A Poor Boy Ride...il "ritorno" dei REVELATORS



Questo disco esce esattamente con undici anni di ritardo.
Era il 1998 quando i Revelators, uno dei gruppi rivelazione del rinascimento rock’n’roll a stelle e strisce, di ritorno da un trionfale tour europeo assieme ai leggendari Oblivians, lo registrarono ad Austin con Mike Mariconda nelle vesti di produttore.
Come ricorda il chitarrista John Schooley, appena rientrati da quel giro che aveva svelato al pubblico del Vecchio Continente il talento e l’incontenibile carica contundente del formidabile terzetto del Missouri, i Revelators si trovarono senza batterista. Ma non si persero d’animo. Assoldarono Bill Randt dei New Bomb Turks che fu felice di aggregarsi al gruppo per le registrazioni del secondo album.
Le incisioni durarono appena due giorni, come si addice a un gruppo rock’n’roll dall’attitudine punk, ma subito dopo anche il cantante Jeremiah lasciò la band, decretando di fatto la fine dei Revelators.
“Let A Poor Boy Ride” esce oggi per la Crypt, l’etichetta che aveva scoperto il trio e che avrebbe dovuto pubblicare anche questo disco. Sembra che il tempo si sia fermato: il secondo (postumo) Lp dei Revelators riparte esattamente dove il gruppo aveva lasciato. Non a caso l’urticante brano che apre “Let A Poor Boy Ride” si intitola come il primo devastante album della band (e tra i capolavori assoluti del lo-fi rock’n’roll anni 90): “We Told You Not To Cross Us”. La miscela esplosiva è nota: rock’n’roll minimale, ridotto all’osso, scarnificato. Con una chitarra, quella di Schooley, che mena fendenti. Con Bill Randt che pesta sui tamburi. E con la voce alla carta vetrata di Jeremiah.
Musica senza compromessi, vibrante, incisiva: da “Killin’ Me” al groove di “Jack Johnson” alla lenta “Rainin’ In My Heart” passando per le rasoiate di “Lone Star” fino alla conclusiva cavalcata di “Jitterbug Swing” il sound devastante dei Revelators torna a colpire nel segno dopo oltre dieci anni. Meglio tardi che mai.

sabato 24 ottobre 2009

The incredible life of Mr. TONY FACE!!!



Il titolo di questo post potrebbe essere quello di un concept album di un gruppo inglese dei medi anni '60 (che so, i Kinks...), decennio che sicuramente ha intrigato e influenzato il protagonista di questa storia.

Una delle persone che in venti anni di onorata militanza underground ho avuto modo di conoscere e di stimare per il suo tratto umano e per le sue innumerevoli attività. Un vero vulcano.

Sto parlando di TONY FACE, il leggendario batterista degli altrettanto leggendari NOT MOVING (e prima ancora dei Chelsea Hotel), quindi coinvolto in altre avventure musicali tra cui, cito a caso, Tony Face Big Roll Band, Lilith, Link Quartet, Hermits...solo i primi che mi vengono in mente.

Mod della primissima ora, fanzinaro, quindi musicista e discografico, nel nuovo millennio Tony si è reinventato blogger (del resto i blog non sono le fanzine dei nostri giorni?) e non ha smesso con le passioni di sempre: suonare in studio e dal vivo, registrare, scrivere.

A quasi cinquant'anni ha una vitalità che molti ventenni di oggi desiderebbero.
Come dimostra la teoria di uscite in cui Tony è coinvolto in questi giorni e che elenco dettagliatamente. Partendo ovviamente da quella a me più cara.


- NOT MOVING "Not Moving" (Spittle)
L'attesissima ristampa di due lavori fondamentali della sua storica formazione piacentina. L'ep "Black'n'Wild" (per chi scrive massimo capolavoro nella produzione della band insieme all'altro Ep "Jesus Loves His Children" del 1987) e l'album "Sinnermen".
Due dischi importanti di una band epocale nelle vicende del rock underground italiano. Mi spingo oltre: della band PIU' grande che il r'n'r italiano abbia mai avuto.
Quando uscì, nel 1986, "Sinnermen" fu seguito da molte polemiche. I Not Moving (e il loro produttore di allora, Federico Guglielmi, che pure firma le note di questa ristampa) disconobbero il disco a causa di un remix realizzato dall'etichetta a insaputa della band. E anche sulla copertina ci furono delle incomprensioni.
Questa ristampa riporta alla luce quel disco e il bellissimo Ep di un anno prima.
Rendendo giustizia alla band. Le tracce che lo compongono sono state riportate al suono originale, le chitarre tornano a ruggire, la batteria è presente (e mai invadente) con il suo beat preciso, il basso pulsa, le tastiere avvolgono e la voce di Lilith è intrigante come sempre. A me pare un disco nuovo. Un po' come avvenne, e il paragone non vi sembri azzardato (ma a Tony e Dome farà sicuramente piacere!), per la ristampa del 1997 di "Raw Power" degli Stooges, con il nuovo missaggio di Iggy Pop che eliminava la patina glam messa a suo tempo da David Bowie.
Non sto a descrivervi ogni singola canzone contenuta in questo disco.
Vi dico solo di procurarvi questo Cd (costa 10 euro, o poco più), sia che - come me - abbiate i vinili originali, sia soprattutto se vi accostate per la prima volta al suono "oscuro e selvaggio" dei Not Moving.
Come si diceva un tempo, buy or die!

- TONY FACE BIG ROLL BAND "Old Soul Rebel" (Area Pirata)
Un disco dalla lunga gestazione. Un progetto durato anni. Uno dei miei "fave ones" del 2009. Il titolo la dice tutta: "Old Soul Rebel". E condensa lo spirito con cui Tony Face ha attraversato l'ultimo quarto di secolo. Con stile e passione.
Per questo suo nuovo disco, il vecchio ribelle del soul ha rispolverato la sigla con cui nel post-Not Moving (1989) firmò il 45 giri "Jazzarythm Acid Stomp" per la sua Face Records (e che troviamo qui racchiuso, come bonus, sui solchi finali).
"Old Soul Rebel" è al contempo un atto d'amore e una foto sugli oltre 25 anni di carriera musicale di Tony Face. Un atto d'amore perchè racchiude una manciata di belle canzoni, 15 per l'esattezza, di alcuni degli artisti più amati da Tony Face. Brani di artisti e gruppi anche molto diversi tra loro - dai Beatles agli Husker Du, da Ray Charles a Nancy Sinatra, da Gil Scott Heron alle Supremes - che hanno segnato la vita e influenzato lo stile di Tony Face e che sono stati registrati, nel corso degli anni, con una lista di ospiti di prim'ordine. Icone del mod sound, principalmente: Allan Crockford (Prisoners/James Taylor Quartet), Bob Manton (Purple Hearts), Chris Philpott (Small World), Tony Perfect (Long Tall Shorty).
E molti altri nomi di prestigio: da Luca Re (Sick Rose) a Lilith, da Paolo Apollo Negri (Link Quartet) a Oskar (Statuto), da Pibio (Temponauts) a Doug Robertson (Diplomats Of Solid Sound).
Il risultato è un lavoro eccitante, sincero, ricco di passione. Un esempio perfetto di soul, R&B e hammond-beat. Un esempio di qual'è lo stile e l'universo musicale di Tony Face.

- SPIDER TOP MODS "10Maggio09Session" (STM)
Un'autoproduzione per celebrare che il tempo trascorso non è passato invano.
Gli Spider Top Mods furono un'estemporanea formazione in cui militò Tony circa 30 anni fa. Un terzetto composto da Roberto Storioni (voce e chitarra), Alfred Cancellieri (basso) e, appunto, Tony Face (batteria). Dopo oltre un quarto di secolo gli ex ragazzi mod si sono incontrati nuovamente e si sono divertiti a suonare, come facevano da adolescenti, un pugno di classici. Quelle sessions sono state registate e sono qui a testimoniarlo. "My babe", "STM Theme", "The last of the mods", "Batman theme", "The withch" e "Louie Louie". Registrazione amatoriale e voglia di divertirsi. A trent'anni di distanza. Con qualche chilo in più, qualche capello in meno (o bianco...), ma con la stessa passione di allora. Un divertissement, nella migliore accezione del termine.

- MOD GENERATIONS. Storia, musica, rabbia e stile. (NdA Press)
Dopo l'eccellente "Uscito vivo dagli anni '80" del 2007, Tony Face torna alla parola scritta con un nuovo libro in uscita sempre per i tipi di NdA Press.
Si intitola "Mod Generations" e racconta la musica e la cultura mod, a cui ha dedicato una vita intera ed è (stato) uno dei massimi esponenti in Italia.
Il libro esce a breve. Ne riparleremo su questo blog.

venerdì 23 ottobre 2009

THE SICK ROSE + DOM MARIANI domani al Twiggy



Per gli amanti del garage e del power-pop, l'appuntamento è per domani sabato 24 ottobre al Mads di Roma (Via dei Sabelli 2, San Lorenzo).

Al Twiggy, il 60's party della Capitale, saranno di scena due leggende del garage e del power-pop mondiale: i SICK ROSE con un ospite d'eccezione, DOM MARIANI (leader degli australiani STEMS, SOMELOVES e DM3).

Un concerto che si preannuncia indimenticabile.

E poi tutti a ballare con le selezioni Sixties di Luzy L e Corry X.

Don't miss it!!!

venerdì 16 ottobre 2009

Le navi dei veleni


Per chi si trova a Roma oggi, segnalo un appuntamento da non perdere:

NAVI DEI VELENI
Storie di trafficanti, servizi segreti e mafiosi
e del mare a rischio radiattività

Venerdì 16 ottobre 2009 ore 20,30
Spazio daSud
Via Gentile da Mogliano 170 – Pigneto – Roma

Le navi dei veleni affondate nei mari italiani e le scorie radiattive, l’omicidio di Ilaria Alpi e la morte sospetta di Natale De Grazia, il ritrovamento della Cunsky e il caso Jolly Rosso, le testimonianze dei mafiosi e le reticenze dei politici, le storie dei trafficanti e le imprese dei faccendieri, la mano dei servizi segreti e le battaglie delle associazioni ambientaliste.

Ne discutono:
Riccardo Bocca, giornalista L’Espresso
Enrico Fontana, Legambiente, consigliere regionale Lazio

modera:
Danilo Chirico, giornalista, associazione daSud

Con la proiezione del documentario “Le navi dei veleni”
di Luigi Politano e Sara Della Bella


Non mancate!

domenica 11 ottobre 2009

Ascoltati questa settimana



THE FLAMIN' GROOVIES "Jumpin' In The Night" + "Now", BARRACUDAS "Endevour to persevere", JIM CARROLL BAND "Catholic Boy", THE SICK ROSE "Faces", PAUL COLLINS BEAT "Ribbon Of Gold" + "Flying High", THE BEAT "The Beat", D4 "6Twenty", THE SOFT BOYS "Nextdoorland", LIARS "Mindscrewer", THE CHORDS "So Far Away", THE ZEROS "Don't Push Me Around", THE WHO "BBC Sessions", ROCKET FROM THE CRYPT "Scream, Dracula, Scream", JAMES CHANCE & THE CONTORSIONS "Buy"...

sabato 10 ottobre 2009

Jim Carroll R.I.P.




Questo maledetto 2009 con la sua lunga scia di lutti sembra non volere finire.
L'ultima grande perdita è di un mese fa ed è passata praticamente nel silenzio della grande stampa.
Mi riferisco a Jim Carroll, poeta, scrittore e musicista di New York.
Una figura influente dell'undergound americano, amato sin dai ragazzino dai beat (Allen Ginsberg ne riconobbe subito il talento) quando ad appena 13 anni scrisse lo sconvolgente The Basketball Diaries (tradotto in Italia come Jim entra nel campo di basket).E poi dal giro punk della Grande Mela.

Il suo esordio come musicista è del 1980 con il seminale Catholic Boy, un album in cui convivono la poetica metropolitana di Carroll e gli echi del punk, soprattutto nella figura della sua amica Patti Smith.

Al fondamentale Catholic Boy seguirono altri dischi, nessuno dei quali tuttavia all'altezza di quel leggendario esordio.
Da allora Jim Carroll, tra alti e bassi esistenziali, non ha mai smesso di pubblicare poesie e racconti. Negli ultimi anni era solito prendere parte a reading e collaborare con altri artisti.
Quando è stato colto dall'attacco cardiaco che l'ha stroncato era a casa, alla sua scrivania, a lavorare. Probabilmente a nuove poesie.

Con la sua morte si chiude un'era, quella della New York maledetta e romantica dei tardi Seventies.
R.I.P. Jim. Che la terra ti sia lieve.

There will always be a poem
I will climb on top of it and come
In and out of time,
Cocking my head to the side slightly,
As I finish shaking, melting then
Into its body, its soft skin

--Jim Carroll, "Poem"
da Void of Course (1998)


martedì 6 ottobre 2009

I'm coming back



Dopo una lunga assenza dal blog, sto per tornare.

Restate sintonizzati...

Grazie!

mercoledì 22 luglio 2009

GIANLUCA (1973 - 2009)








UNFORGETTABLE FRIEND

Always in my heart

venerdì 3 luglio 2009

I 20 anni di FREAK OUT!!!



Stasera a Napoli FREAK OUT festeggia i suoi primi 20 anni con una serata speciale.

Vent'anni di indipendenza, venti anni di una meravigliosa esperienza editoriale. E anche vent'anni di amicizia.
Nascendo come fanzine nel 1989 e poi trasformandosi via via in rivista stampata e poi in webzine di riferimento dell'universo underground italiano, FREAK OUT si è evoluta mantenendosi sempre fedele alla sua vocazione.

Oggi, per festeggiare il ventennale, FREAK OUT organizza una serata davvero memorabile.

Questo il programma:

03 Luglio 2009
presso Arenile Reload / Terrazza (Bagnoli, Napoli)
FREAKOUT FESTIVAL / 20th anniversary
con:
BUZZCOCKS
LANGHORNE SLIM
LE LOUP GAROU
ATARI
SHIRT vs T-SHIRT live/dj set
Hang The Djs/dj set ?

- ore 19:00 IndieCamp, ovvero una non-conferenza sul tema dell’"indipendenza nel mondo editoriale e musicale” in cui chiunque può prendere la parola e dire la sua. Ci saranno: Federico Guglielmi (il Mucchio), Federico Vacalebre (il Mattino), Roberto Calabrò (la Repubblica/L'espresso), Gianluca Runza (Rumore) e altri in via di definizione. Coordina Franceco Raiola di Agoravox.it

- Presentazione del secondo libro, della scrittrice e redattrice di Freak Out Olga Campofreda, dal titolo "Sporche storie di Rock'n'Roll" (edito da Il Caso e il Vento, Roma). Nove racconti a cui corrispondono nove tracce rubate ai più grandi artisti del mondo della musica.

- Presentazione della compilation "This Is Naples vol. 1", edita dalla nostra label, la Freakhouse records, un cd che fotografa l’attuale scena indipendente napoletana, e che sarà allegato al numero speciale di Freakout Magazine, sempre a distribuzione gratuita!

Infine, grandissimi concerti tutta la notte e DJ set fino all'alba!!!


Cos’è Freakout

Freak Out Magazine nasce nell’estate 1989 da giovanissimi appassionati di musica. Quest’anno il magazine raggiunge il traguardo dei vent’anni di attività, affermandosi come una delle realtà più longeve nell’ambito dell’editoria indipendente italiana. Nata come fanzine fotocopiata e poi stampata in ciclostile, è attualmente un magazine stampato in off-set e distribuito gratuitamente su tutto il territorio nazionale, con una tiratura di diecimila copie, a cadenza trimestrale.
Freak Out, inoltre, è un portale internet aggiornato quotidianamente, all’indirizzo www.freakout-online.com. Editore della rivista è l’Associazione Culturale “Effe O” che dal 1995 ha affidato la direzione editoriale a Giulio Di Donna che si avvale del lavoro di Roberto Calabrò nel ruolo di direttore responsabile e di Daniele Lama nel ruolo di caporedattore. Moltissimi giovani giornalisti si sono formati scrivendo sulle pagine della rivista napoletana, negli anni si contano oltre 150 giornalisti transitati sulle pagine del giornale.

domenica 28 giugno 2009

Ascoltati questa settimana



THE ROLLING STONES "Between The Buttons", THE SEEDS "The Seeds" + "A Web Of Sound", THE PRETTY THINGS "Get The Picture?", ARETHA FRANKLIN "Aretha Now", THE WHO "Sell Out", ZAKARY THAKS "Form The Habit", THE DUKES OF STRATOSPHEAR "Psonic Psunspot", THE NEW CHRISTS "Gloria", MORPHINE "Yes", RAMONES "Adiòs Amigos", THE A-10 "Radio Confusion", COCK SPARRER "Shock Troops", THE UNDERTONES "The Undertones", THE BOYS "The Boys", THE JOLT "The Jolt", THE HEARTBREAKERS "L.A.M.F."...

giovedì 25 giugno 2009

Sky "Sunlight" Saxon R.I.P.



Un'altra leggenda del rock'n'roll ci lascia.
Oggi giovedì 25 maggio è passato a miglior vita (si fa per dire) Sky "Sunlight" Saxon, il leggendario cantante dei Seeds.

Non più tardi di qualche giorno fa un'amica comune, Susanna "Suz" Motta (che aveva organizzato l'ultimo tour in Italia di Sky), mi aveva avvertito che l'eclettico musicista americano lottava tra la vita e la morte.

Si era sentito male, a quanto pare, dopo un concerto. Aveva perso conoscenza ed era stato trasportato all'ospedale di Austin, Texas, dove è morto oggi.

A dir la verità Sky Saxon non aveva una bella cera l'ultima volta che l'avevo visto.
Gli abusi di droghe psichedeliche e di una vita sui generis avevano lasciato effetti profondi nel fisico e nella psiche del leader dei Seeds.
Le sue condizioni non gli avevano però impedito di tenere un concerto degno della fama che lo circondava.

Sebbene comunicare con lui a un livello di "normalità" risultasse pressocchè impossibile, gli va riconosciuto - oltre al ruolo di pioniere del garage nei Sixties con i suoi Seeds - la straordinaria coerenza con cui in tutti questi anni non ha smesso di portare avanti il verbo del garage psichedelico e di una visione altra dell'esistenza "in connessione con lo spirito dell'Universo".

Lo ricorderò nella maniera che forse più di ogni altra avrebbe gradito: sparando a tutto volume quella "Pushin' Too Hard" che del Sixties-sound è più di pietra miliare...



Grazie infinite a Suz per avere condiviso questo video del concerto di Roma su YouTube!


PS= Rest In Peace anche alla bellissima, e sfortunatissima, Farrah Fawcett (Charlie's Angels). Anche lei, dopo una lunga malattia, ci ha lasciati oggi...

sabato 20 giugno 2009

The Desert Island Records



Vi ricordate “Alta Fedeltà”, il fortunato romanzo di Nick Hornby?
In quel libro il protagonista Rob Fleming, grandissimo appassionato di musica, aveva una vera e propria mania per le “Top 5”: classifiche con i cinque singoli preferiti, o con i cinque migliori lati A dei 45 giri o con le cinque più belle canzoni di Elvis Costello.

Adesso lo scrittore inglese raddoppia e ci svela quali sono i suoi dieci album preferiti. I dischi che si porterebbe su un’isola deserta.
Ce lo racconta in “The Desert Island Records” (Tuttle Edizioni, 383 pagine, 17 euro), un interessante volume curato da Stefano Isidoro Bianchi e Christian Zingales, rispettivamente direttore e capo redattore di “Blow Up”, rivista che negli ultimi otto anni ha raccolto e pubblicato le personali classifiche di oltre cento artisti.

A partire da Nick Hornby, unico non musicista presente, che sotto le palme di un atollo sperduto porterebbe con sé “London Calling” dei Clash e un cofanetto di Aretha Fraklin, il secondo dei Led Zeppelin e un album degli sconosciuti - ma suoi amici personali - The Bible.

Ma le sorprese non finiscono qui: scorrendo le pagine si scopre, ad esempio, che il geniale David Byrne mette due italiani tra i suoi dieci dischi da isola deserta: “Creuza de ma” di Fabrizio De Andrè e “Storie d’amore” degli Avion Travel.
Mentre Martin Gore dei Depeche Mode stila una lista tutto sommato classica, fatta di Elvis e Beatles, David Bowie e Iggy Pop. E se Manuel Agnelli degli Afterhours non tradisce le sue radici underground, scegliendo i Devo e gli Alley Cats, i Replacements e i Fall, Vinicio Capossela conferma tutto il suo eclettismo mettendo assieme Jeff Buckley e un cantautore popolare come Matteo Salvatore.
Il più insospettabile? Luca Carboni. Che non riesce a fare a meno di De Gregori. E neppure dei Sex Pistols.

domenica 14 giugno 2009

Ascoltati questa settimana



THE CLASH "Give 'em enough rope", THE LYRES "Lyres, Lyres", ZAKARY THAKS "Form The Habits", X-RAY SPEX "Germfree Adolescents", PAUL KANTNER/JEFFERSON STARSHIP "Blows against the Empire", JEFFERSON AIRPLANE "Crown Of Creation", THE PAGANS "Shit Street",
THE JIM CARROLL BAND "Catholic Boy", THE MEOWS "At The Top Of The Bottom", THE SOLUTION "Communicate!", AL GREEN "Let's Stay Together", RAIN PARADE "Emergency Third Rail Power Trip", YARD TRAUMA "Must've Been Something I Took Last Night", THE DREAM SYNDICATE "The Days of Wine and Roses", THE WHO "Sell Out"...

mercoledì 10 giugno 2009

Sabato allo Spazio daSud REGGIO CALABRIA 1970 - 2009


SABATO 13 GIUGNO – ORE 20,30
Spazio daSud
Via Gentile da Mogliano, 170 - Pigneto - Roma

REGGIO CALABRIA 1970 - 2009:
DALLA RIVOLTA ALLA CITTA’ METROPOLITANA


Dalla Rivolta per il capoluogo allo status di “città metropolitana”, passando per la guerra di ‘ndrangheta e le contraddizioni di una delle più belle e dolenti città del Sud

FABIO CUZZOLA
presenta il suo libro
“Reggio 1970: storie e memorie della Rivolta” (Donzelli)
con proiezioni di immagini esclusive dei Moti di Reggio

Intervengono con l’autore

Roberto Calabrò
(giornalista freelance L’espresso / la Repubblica)

Amedeo Ricucci
(giornalista Rai)

Danilo Chirico
(associazione daSud, giornalista)

sabato 30 maggio 2009

Ascoltati questa settimana



FUGAZI "Repeater", TURBONEGRO "Apocalypse Dudes", X "Under The Big Black Sun", THE ELECTRIC CHAIRS "The Electric Chairs", THE TUNAS "We Cut Our Fingers In July", AA.VV. "I Can See For Miles", THE SMITHS "Hatful of Hollow", THE MEOWS "At The Top Of The Bottom", THE PRISONERS "A Taste Of Pink!", THE FIVE DAY WEEK STRAW PEOPLE "S/t", DANIEL JOHNSTON "Lost & Found", WILD BILLY CHILDISH & TMOTBE "Punk Rock At The British Legion Hall", CCCP FEDELI ALLA LINEA "ORTODOSSIA II", LA CRUS "La Crus", LEADFINGER "Through The Cracks", GALLON DRUNK "The Rotten Mile", FELLS "Fells", NIKKI & THE CORVETTES "S/T", THE FINGERTIPS "Here Comes", THE VIEWS "Mummycat The World n. 2", FLOR DE MAL "Flor De Mal", AA.VV. "Gathered", ARETHA FRANKLIN "Aretha In Paris"...

giovedì 28 maggio 2009

Per la prima volta in Italia: THE BOYS



Per me sono un grande amore, la quintessenza del punk britannico che si declina attraverso la favolosa capacità melodica tipica degli inglesi.
Il loro primo omonimo album del 1977 rimane un capolavoro assoluto, uno dei 10 dischi da isola deserta.

Riformatisi, come molte altre band della loro stagione, con una formazione pressochè identica all'originale, i Boys saranno in tour in Italia la prossima settimana, per la prima volta dal 1981.

Assieme a loro ci sarà un'altra icona del punk inglese, TV Smith degli Adverts che avrà come backing band i bolognesi Valentines.

Queste le date del tour, imperdibili per ogni sincero appassionato di punk-rock che si trovi in quei giorni sul territorio nazionale:

Giovedì 4 Giugno - Roma @ INIT Club
Venerdì 5 Giugno - Milano @ Musicdrome
Sabato 6 Giugno - Bologna @ Covo

domenica 24 maggio 2009

sabato 23 maggio 2009

Ascoltati questa settimana



BOSS HOG "Boss Hog", TELEVISION "Marquee Moon", HARLEY DAVIDSON PHILOSOPHISTS "Virgin Mary Speaks To America", USELESS BOYS "Dream's Dust Factory", THE FLESHTONES "More Than Skin Deep", SUNNYBOYS "This Is Real", THE MOONEY SUZUKI "People Get Ready", THE DETROIT COBRAS "Mink Rat or Rabbit, THE FINGERTIPS "Here Comes", X "Under The Big Black Sun", GALLON DRUNK "The Rotten Mile", BOB LOG III "My Shit Is Perfect", THE IMPRESSIONS "The Hard Way", LOVE "Forever Changes", FUGAZI "Repeater", ONE DIMENSIONAL MAN "Take Me Away", THE YES MEN "Prosody"...

Visti dal vivo: BOSS HOG (foto), LYDIA LUNCH, SORELLA MALDESTRA.

mercoledì 20 maggio 2009

Cristiano Armati presenta "Roma Noir" allo Spazio daSud



VENERDÌ 22 MAGGIO - ORE 19.00

CRISTIANO ARMATI
presenta il suo libro "ROMA NOIR"

c/o SPAZIO daSud
Via Gentile da Mogliano 168 (Pigneto)
Roma

Introduce
Cinzia Paolillo
associazione daSud

Modera
Roberto Calabrò
giornalista freelance (L'espresso /la Repubblica)


ROMA NOIR

Esiste un’altra città nella città chiamata Roma. Una città che adora monumenti di rabbia e dove la violenza traccia sentieri che pochi hanno il coraggio di esplorare. Succede, in questo mondo sotterraneo e clandestino, che le storie raccontate ai passanti dai più vecchi tra tutti i pendolari si trasformino in leggende dai confini incerti.

È in questo momento che i peggiori incubi della metropoli sono pronti a invadere il centro della città, dando vita a mostri armati di pistola e di coltello: presenze inquiete ma reali, destinate a sconvolgere l’ordine apparente delle cose con l’omicidio, lo stupro, lo spaccio di stupefacenti, la truffa e la rapina a mano armata.

È un’altra Roma quella a cui, questo libro, dedica le sue pagine più nere: una Roma dove le caserme della polizia possono essere prese d’assalto da orde di hooligan assetati di vendetta e dove, malamente soffocati dalle acque del Tevere, affiorano i cadaveri di donne decapitate.

È inutile sfogliare le pagine peggiori della cronaca nera: nessuno avrà il coraggio di scrivere la vita dell’uomo-lupo avvistato nelle baracche costruite sotto i cavalcavia del raccordo anulare. Né, sui giornali, finiscono le ultime parole del tossicodipendente trovato morto nei bagni pubblici della stazione o le lacrime del passante malmenato. Nera come le anime che popolano i bassifondi, anche questa è Roma: una megalopoli che ha smarrito la speranza tra i senzatetto che affollano i giardini pubblici e dove, ammainato il vessillo capitolino, il teppismo sventola la sua ultima bandiera.

Strani ladri al C.S.O.A. "Cartella" di Reggio Calabria




Ricevo e pubblico volentieri:

Strani ladri al Cartella!


Ogni tanto si incontrano anche ladri buoni, ladri che dopo aver scassinato una casa si accorgono di essere entrati nell’abitazione di povera gente, e presi dai morsi della coscienza, se ne vanno senza toccare niente.
Forse sono gli stessi ladri che hanno forzato la porta del c.s.o.a. Cartella per ben due volte in brevissimo tempo.
O forse non erano ladri! Forse era qualcuno entrato per cercare armi e droga ed è rimasto deluso! O forse qualcuno che armi e droga le voleva nascondere!
O forse era qualcuno che cercava spranghe da portare al G8 all’Aquila, città martoriata che ha bisogno di solidarietà reale e concreta, non di iniziative strumentali e offensive come appunto questo G8!
O forse qualcuno che cercava molotov, custodite in attesa dell’apertura dei cantieri per la realizzazione del ponte sullo Stretto o del rigassificatore a Gioia Tauro: quelli sì assolutamente devastanti per i nostri territori! O magari son venuti a nasconderle, quelle molotov!
Chi sia stato e cosa cercasse non lo sappiamo, lo possiamo soltanto immaginare!
Quello che sappiamo è che il Cartella non ha niente da nascondere dietro una porta chiusa: tutto quello che fa, tutte le sue attività si sono sempre svolte e continueranno a svolgersi alla luce del sole! Quello che sappiamo è che nessun tentativo di criminalizzazione potrà fermare i percorsi politici intrapresi di autogestione e di difesa del territorio!

Gallico, 19 maggio 2009
c.s.o.a. “Angelina Cartella”
http://www.csoacartella.org

venerdì 15 maggio 2009

Arriva Lydia Lunch per presentare Big Sexy Noise




E' stata un'eroina della scena alternativa newyorkese alla fine degli anni '70.
Il suo nome, oltre ai seminali Teenage Jesus and The Jerks, protagonisti della scena No Wave, è legato a James Chance, ma anche ai Sonic Youth e ad altri artisti di culto dell'underground mondiale: da Nick Cave a Robert Quine, da Rowland S. Howard agli Einstürzende Neubauten, solo per citare alcuni tra i più noti.

Attrice estrema (famosa la scena della fellatio nel cult-movie "The Right Side of My Brain" del 1985), sceneggiatrice iconoclasta, poetessa sui generis, fotografa, Lydia Lunch è un'artista eclettica e trasgressiva che non ha mai avuto paura di attraversare le forme d'arte e di contaminarle.

Dopo vari album recitati, ritorna ora in Italia con alcuni membri dei Gallon Drunk - James Johnston alle chitarre, Terry Edwards all'organo e al sax contralto, Ian White alla batteria - per presentare sotto l'astuto monicker di LYDIA LUNCH & TEENAGE JESUS AND THE JERKS il progetto e nuovo album "Big Sexy Noise".

A Roma suonerà martedì prossimo, 19 Maggio, all'Init (via della Stazione Tuscolana 133). Vedremo cosa saprà regalarci: se una performance emozionante e trasgressiva o se una noiosa rappresentazione di se stessa...

AGGIORNAMENTO POST-CONCERTO


Lydia Lunch, assieme ai fidi Gallon Drunk "travestiti" da Teenage Jesus, ha regalato un concerto memorabile, intenso e cazzuto.
Primi 15 minuti dedicati al repertorio free-form dei Teenage Jesus & The Jerks, seguiti poi da un'ora scarsa di vibrante noise impastato di blues, con un cantato/recitato che spesso indugiava nell'hip hop. Tra una corda di basso saltata, riuscite improvvisazioni, qualche errore ("we didn't have the time to rehersal"), ammiccamenti e una grande capacità di tenere il pubblico in pugno e di colpirlo con i nuovi brani di "Big Sexy Noise", Lydia Luch ha tenuto a sottolineare a chi spetta la primogenitura del noise: alla scena No-Wave della Grande Mela di cui lei è stata indiscussa protagonista.

Grande concerto, davvero.



Grazie a Susanna "Suz" Motta per avere condiviso questo video del concerto su YouTube!

martedì 12 maggio 2009

Amara Terra Mia: Sandra Ippoliti e Il Santo Niente insieme per L'Aquila




Un mese fa il terremoto ha distrutto L'Aquila e molti altri comuni dell'Abruzzo, portando via la vita di 300 persone.
Da allora la macchina della solidarietà si è messa in moto, a livello ufficiale e dal basso.

Anche l'underground italiano si sta spendendo per le persone vittime del sisma. L'ultima importante dimostrazione arriva da SANDRA IPPOLITI e IL SANTO NIENTE che, con la produzione di Mente Locale, hanno realizzato un Cd single per raccogliere fondi da devolvere a "La Ciudad" (www.laciudad.it), un'associazione no profit dell'Aquila la cui missione è quella di ricostruire la città anche attraverso iniziative legate ai giovani e alla cultura.

In concreto si tratta di allestire una sala prove per i gruppi musicali che hanno intenzione di ripartire, di tornare a vivere e suonare nella città distrutta dal sisma.

Il pezzo scelto da Sandra Ippoliti e Il Santo Niente è "Amara Terra Mia", un canto tradizionale abruzzese, conosciuto nella versione che ne fece Domenico Modugno nel 1973 e per questo ritenuto - a torto - una canzone popolare siciliana.

"Amara Terra Mia" è stata riarrangiata da El Santo Nada in un'atmosfera dilatata e desertica, su un tappeto di percussioni metalliche ricavate da rottami, fra i riverberi senza tempo delle chitarre twang, su cui si staglia la bellissima voce di Sandra Ippoliti per dare una nuova vita all'antico lamento del popolo abruzzese.

Tutto il ricavato dalla vendita, comprese le spese sostenute per la produzione, sarà devoluto all'associazione "La Ciudad".

Acquistare questo piccolo Cd da collezione (i cd sono numerati) è quindi un contributo ad una buona causa.
Il Cd è in vendita su eBay all'indirizzo che trovate cliccando qui

lunedì 11 maggio 2009

Il ritorno di...Giuda!



Una maledetta sera di due anni fa, tragicamente e improvvisamente finiva la storia dei Taxi.
Con la morte di Franco, il batterista della band, si chiudeva definitivamente il sipario su quella che fino a quel momento era stata la più devastante punk-rock band della Capitale.

Adesso i Taxi ritornano con un nuovo nome: Giuda.
A differenza dell'intestazione che si sono scelti, però, i quattro rocker romani non hanno tradito: nè la memoria di Franco, considerando sin dal primo momento chiusa l'avventura dei Taxi, nè la sconfinata passione per il rock'n'roll più diretto e abrasivo che ha sempre informato le loro mosse.

Siamo sicuri che non tradiranno le aspettative di chi, come il sottoscritto, non mancherà al loro primo concerto venerdì prossimo, 15 maggio, alla Locanda Atlantide di Roma.

sabato 2 maggio 2009

Ascoltati questa settimana



PAUL KANTNER JEFFERSON STARSHIP "Blows Against The Empire", QUEENS OF THE STONE AGE "R", THE NUNS "The Nuns", SCOTT DELUXE DRAKE "Beneath The Bloodshots Lights", X "Los Angeles", THE BEATLES "Revolver", TRINITY "1975", THE ROLLING STONES "The Rolling Stones", "Out of Our Heads", "Between The Buttons", MY BLOODY VALENTINE "Loveless", GIOVANNI FERRARIO "Headquarter Delirium", THE VIEWS "Namby Pamby", SLEEVES "Sadness Boulevard", WALL OF VOODOO "Call of The West", THE SCIENTISTS "Pissed On Another Planet",THE SETTING SON "Spring of Hate"...

giovedì 30 aprile 2009

Dalla democrazia alla "mignottocrazia"





Ovvero come si è involuta la nostra democrazia dal 1948 a oggi.

Se i padri costituenti avessero immaginato cosa sarebbe diventata 60 anni dopo la democrazia italiana, per la quale avevano lottato e per cui avevano anche superato profonde divisioni ideologiche al momento di redigere la Carta costituzionale, avrebbero gettato la spugna o, più probabilmente, avrebbero introdotto criteri più rigidi per tutelarla.

Sessantun anni dopo l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana, l'Italia è passata dalla democrazia alla "mignottocrazia".
Il copyright della (geniale) definizione appartiene al senatore Paolo Guzzanti, ex penna prestigiosa di "Repubblica", poi passato alla corte di Berlusconi e oggi - dopo la nota vicenda che ha opposto la figlia Sabina al ministro Carfagna - tra i più acerrimi nemici dell'omino di Arcore.

C'è un passaggio intermedio, nella storia della nostra Repubblica, che però il senatore Guzzanti dimentica e che ha portato a questo stato di cose: la plutocrazia. Come recita il dizionario De Mauro, la "supremazia politica e sociale dei ceti che detengono le grandi ricchezze finanziarie e industriali".
La plutocrazia è il regno di Berlusconi che la impersonifica sin dal 1994.
Mai visto, infatti, in una democrazia occidentale l'uomo più ricco del Paese divenire premier e ammansire, con i suoi soldi e le sue Tv, alleati riottosi e oppositori (alcuni dei quali passati allegramente tra le sue fila), inclusi alcuni comunisti di lungo corso - vedi il ministro Bondi, ex sindaco "rosso" di Fivizzano - folgorati sulla via di Damasco, pardon...di Arcore.

Adesso siamo passati alla terza fase: dalla plutocrazia alla mignottocrazia, appunto.
Dove basta accondiscendere alle voglie dell'imperatore (la definizione non è mia, ma della moglie del premier, Veronica Lario) per fare carriera politica senza neanche gavetta o anticamera.

Le recenti esternazioni della signora Lario sulle scelte delle candidate-veline (definite "ciarpame senza pudore") sono assolutamente condivisibili.
Il punto è un altro e la domanda nasce spontanea: perchè Veronica Lario, di fronte all'evidente mancanza di rispetto da parte del marito "tombeur de femmes", non chiede il divorzio invece di limitarsi a sbottare sui giornali?
Non è che si tratta, anche questa volta, di un'abile mossa per alimentare l'attenzione mediatica sul consorte in vista delle elezioni europee e magari far passare in secondo piano altre candidature realmente impresentabili?

In fondo agli italiani la figura del macho conquistatore, del donnaiolo impenitente è sempre piaciuta. Sin dai tempi di Mussolini. Se poi il macho conquistatore, di professione primo ministro, è un arzillo settantenne, ricco, spaccone e pieno di soldi, piace ancora di più.
La mignottocrazia è servita. La democrazia è morta. Facciamocene una ragione.

domenica 26 aprile 2009

Ascoltati questa settimana



LOVE "Forever Changes", THE WHO "Sell Out", THE PRETTY THINGS "Get The Picture?", THE MUSIC MACHINE "Turn On", BLUES MAGOOS "Electric Comic Book", THE SICK ROSE "Faces", FLOR DE MAL "Flor De Mal", THE CLASH "The Singles", KID CONGO & THE PINK MONKEY BIRDS "Dracula Boots", ELI 'PAPERBOY' REED "Roll With You", BOB LOG III "My Shit Is Perfect", THE BEATLES "Rubber Soul", THE GUN CLUB "Las Vegas Story", "Mother Juno", "Fire of Love", PAUL KANTNER/JEFFERSON STARSHIP "Blows Againts The Empire", WALL OF VOODOO "Call of the West", ROBYN HITCHCOCK "I Often Dream of Trains"....

giovedì 23 aprile 2009

25 aprile tutto l'anno



In un momento così difficile per il Paese, con la gente sempre più preoccupata per la sussistenza quotidiana e le incerte prospettive del futuro, con la crisi economica che - nonostante i proclami ottimistici di Berlusconi e Tremonti - sta mettendo in ginocchio i lavoratori e quel che rimane della classe media, si sta tentando un sudbolo attacco alla Costituzione e ai valori della Resistenza.

Ad aggravare il quadro è anche l'inconsistenza dell'opposizione parlamentare.
Mai però in sessanta anni di vita repubblicana un ministro aveva messo in dubbio il valore della Resistenza e dei partigiani che combatterono, spesso a costo della vita, per la libertà.
Così il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ex fascista (mai pentito) non più tardi di qualche giorno fa si è permesso di affermare: «I partigiani rossi meritano rispetto, ma non possono essere celebrati come portatori di libertà».

Proprio per questo motivo, è bene tenere alta la guardia, partecipare alle celebrazioni del 25 aprile e riaffermare l'attualità della Carta costituzionale e dei valori di libertà e antifascismo che essa incarna.

Mi fa piacere sapere che anche nella mia città, Reggio Calabria, la Liberazione verrà celebrata con una serie di iniziative. Quelle che trovate nel volantino pubblicato in questo post.

L'occasione è duplice: non si festeggiano solo i 64 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, ma anche i 7 anni di occupazione del Centro Sociale "A. Cartella" che ospiterà le celebrazioni e gli incontri per il 25 aprile.

Si tratta di una tre giorni intensa e ricca di eventi di spessore.
Si inizia domani, venerdì 24 aprile.
Io non potrò esserci - festeggerò la Liberazione a Roma - ma invito tutti gli amici che si trovano a Reggio e provincia a non mancare a un appuntamento che in questa fase cruciale per le sorti del Paese assume un significato ancora più importante.

AGGIORNAMENTO ore 12.40

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita all'Ossario di Forno di Coazze ha risposto indirettamente al ministro della Difesa La Russa affermando che bisogna celebrare la Liberazione ""senza svalutare e diffamare, come purtroppo è accaduto e ancora accade,l'esperienza partigiana il cui contributo, piaccia o non piaccia, fu determinante per restituire dignità, indipendenza e libertà all'Italia".

Un plauso sentito e sincero a Napolitano.


(Il programma completo delle celebrazioni al CSOA Cartella si trova qui: http://isole.ecn.org/csoacartella/index.php)

mercoledì 22 aprile 2009

Kid Congo & The Pink Monkey Birds in Italia





Chi ama un certo tipo di suono, di malsano rock'n'roll, avrà certamente a casa un disco in cui figura KID CONGO POWERS.

GUN CLUB, CRAMPS e BAD SEEDS (ma anche i più recenti Knoxville Girls) sono i nomi i principali delle formazioni straordinarie in cui il chitarrista di Los Angeles ha militato lasciando il suo inconfondibile marchio sonoro.

Con il suo nuovo progetto, Kid Congo & Pink Monkey Birds, ha appena pubblicato per la In The Red, "Dracula Boots", un album che trasuda garage, insegue il blues, vira verso la psichedelia, sfiora ambientazioni chicane.

E questa settimana torna in Italia per presentarlo.

Due le date - domani all'INIT di Roma e venerdì allo Spazio 211 di Torino - a cui, se si è nei paraggi, è impossibile mancare.

martedì 21 aprile 2009

Dedicato a J.G. Ballard (1930 - 2009)



La morte è nella natura delle cose. Quindi non dovrebbe sconvolgerci più di tanto. Però quando nei primi quattro mesi dell'anno se ne vanno personaggi come Ron Asheton, Lux Interior e ora J.G. Ballard (anzichè... fate tre nomi a caso, i primi che vi vengono in mente, di mafiosi, fascisti, massoni, delinquenti di varia risma, certamente non benefattori del genere umano) il discorso inizia a farsi pesante.

J.G Ballard (1930 -2009) è stato uno scrittore visionario e all'avanguardia che ha esercitato un'influenza determinante sulle culture alternative e underground.
C'è chi lo ricorda per "Crash", chi per "La mostra delle atrocità", chi per "Condominium", chi per "Cocaine Nights".

Io lo ricordo soprattutto per "Super-Cannes", un ritratto sconvolgente e assolutamente attuale della nostra società. Non quella del futuro. Quella di oggi. Divisa sempre più tra ricchi e poveri, tra chi è in e chi è out.
Una fotografia di un mondo che, anche all'interno di un apparente paradiso per ricchi manager e professionisti, svela l'inquietudine e il malessere che cova dentro l'animo umano.
Un libro geniale e illuminante. Come geniale e illuminante era il suo autore.

Post Scriptum: se amate Ballard, lasciate un ricordo del vostro libro preferito del grande scrittore inglese e del perchè è stato così importante per voi...

domenica 19 aprile 2009

Ascoltati questa settimana



SALVATION ARMY "Befour Three O' Clock", THE TEMPONAUTS "A Million Year Picnic", THE NEW CHRISTS "Gloria", THE SLEEVES "Sadness Boulevard", PINK FLOYD "Wish you were here", THE WHO "Sell out", THE BREEDERS "Last Splash", THE CHORDS "So Far Away", THE SICK ROSE "Shaking Street", THE GORIES "I Know You Fine, But How How You' Doin?", THE DUBROVNIKS "Fireball of Love", ZOMBIES "Odessey and Oracle", BEASTS OF BOURBON "From The Belly of The Beasts", KID CONGO & THE PINK MONEY BIRDS "Dracula Boots", LEADFINGER "Rich Kids", ASTEROID B-612 "Teen Sublimation Riff", SONIC'S RENDEZVOUS BAND "Lamphere High School", THE HELLACOPTERS "Rock'n'Roll Is Dead", NIRVANA "Nevermind"...

sabato 18 aprile 2009

Today: Record Store Day and Twiggy night!


Si celebra oggi il Record Store Day...e (un'altra) Twiggy night!

Per chi si trova a Roma: appuntamento ore 18 da Hellnation Store, via Nomentana 113.

E poi stasera tutti al Twiggy, il Sixties party della Capitale.
Stasera sul palco del Mads ci saranno i Temponauts da Piacenza con la loro eccellente mistura di power-pop e Beatles-sound ("A Million Year Picnic" è un disco da avere e suonare a ripetizione!) e poi tutti a ballare sulle fantastiche selezioni di Luzy L e Corry X!!!

It's a party, don't miss it!!!

venerdì 17 aprile 2009

Record Store Day: salviamo i negozi di dischi



Ogni volta che chiude un negozio di dischi, è un pezzo di storia che se ne va.
Ed è una cultura - musicale, underground o meno - che muore.
L'ho ripetuto spesso su questo blog, vedasi i post del 21 giugno 2007
dedicato alla chiusura dello storico Disfunzioni Musicali, e dell'11 febbraio 2008 quando la stessa sorte è toccata a Revolver.

Per cui non posso che condividere appieno l'iniziativa del "Record Store Day", la giornata mondiale per salvare i negozi di dischi che in Italia - grazie al MEI, ad Audiocoop e al sostegno della Toast Records - ha trovato una sponda in un evento analogo chiamato semplicemente "Salviamo i negozi di dischi".

Mi è sembrato giusto scriverne per Repubblica

Personalmente celebrerò il Record Store Day da Hellnation Store in via Nomentana 113 a Roma.
Domani, sabato 18 aprile, a partire dalle 18: concerto dei Beastie Beat (gruppo che rifà i classici di Who, Beatles e Small Faces), party a base di birra e chinotto Neri, sconto del 30% su LP, CD e libri, magliette a 5 Euro...

Ci vediamo lì per festeggiare i negozi di dischi underground.

Non mancate!

martedì 14 aprile 2009

Una buona notizia: riapre il Necci



Una buona notizia ogni tanto.
Domani, mercoledì 15 aprile, riapre il Bar Necci, lo storico bar del Pigneto distrutto in un incendio doloso la notte tra il 30 e il 31 marzo.

I proprietari hanno voluto rispondere così, con una ristrutturazione a tempo di record, ai vili attentatori. E oggi, con un comunicato diffuso via Internet, ringraziano tutto il quartiere che si è stretto attorno a loro:

"Il Necci ringrazia il quartiere e tutti quelli che hanno lavorato e sostenuto la riapertura del locale in tempi così rapidi".

Domani pomeriggio...aperitivo al Pigneto, al Bar Necci ovviamente!

THE NEW CHRISTS Gloria



L'attesa è finita. Il nuovo album dei NEW CHRISTS è finalmente pronto.
Si intitola "Gloria" e sarà negli scaffali dei negozi di dischi a partire dal prossimo 20 maggio.

A pubblicarlo è l'etichetta indipendente australiana Impedance Records.

"Gloria" arriva sette anni dopo quella che tutti credevano fosse l'ultima prova della leggendaria formazione di Rob Younger, lo splendido "We Got This!".
Quando quel disco uscì nel 2002, per la caparbietà del carismatico cantante, di fatto la band che lo aveva registrato non esisteva più. Ma l'album era quasi pronto e sarebbe stato un peccato che non uscisse. Così Younger decise di ultimarlo e pubblicarlo.

In seguito molte cose sono successe nell'universo personale e artistico di Rob Younger, la più importante delle quali è stata l'attività con i riformati Radio Birdman, impegnati a più riprese sul versante concertistico con diversi tour anche in Europa (tre per l'esattezza) e anche su quello discografico con la pubblicazione dell'album "Zeno Beach" nel 2006.

Nello stesso anno, quando nessuno più se lo aspettava, Rob Younger decise di rimettere insieme una nuova line-up dei New Christs.
Così, assieme all'amico e bassista Jim Dickson (già membro del gruppo ai tempi dello storico "Distemper" e con lui anche nell'ultima formazione dei Radio Birdman), ha reclutato il batterista Stu Wilson e i chitarristi Dave Kettley (già nei Dead Set) e Brent Williams, quest'ultimo anche alle tastiere.
Questa line-up ha iniziato a comporre nuovi brani e macinare chilometri in Australia come in Europa, dove i New Christs sono sbarcati nella primavera del 2008 per un esteso tour che li ha portati a suonare anche in Italia.

Adesso la leggendaria formazione di Sydney è pronta a tornare a maggio per presentare il nuovo album, il quarto della sua frammentata discografia.

"Gloria", questo il titolo del disco, contiene undici canzoni di quel rock oscuro e al contempo abrasivo, da sempre marchio di fabbrica del sound New Christs.
Ecco la tracklist:

1. Try Something
2. My Existence
3. These Reasons
4. The Wheel
5. The Posse
6. Psych Nurse
7. Impossible Now
8. Animalisation
9. Daddy’s Calling
10. On All Fours
11. Bonsoir A Vous

In anteprima potete ascoltare, "The Wheel", il primo singolo estratto: semplicemente cliccando qui. Buon ascolto!