lunedì 28 aprile 2008

Faccetta nera


Sostenuto dai camerati di Forza Nuova, Gianni Alemanno ha vinto le elezioni ed è da oggi il nuovo sindaco di Roma.
Il primo sindaco fascista della Capitale dai tempi di Mussolini.
MALA TEMPORA CURRUNT

sabato 26 aprile 2008

Ascoltati questa settimana



THE WEDDING PRESENT "George Best", THE SONICS "Here Are The Sonics", DIAFRAMMA "Boxe", THE PRISONERS "A Taste of Pink", GALLON DRUNK "The Rotten Mile", THE BALLBUSTERS "People's Republic of Rock and Roll", THE VIBRATORS "Pure Mania", FU MANCHU "No One Rides For Free", THE STARLITE DESPERATION "Go Kill Mice", THE NEW CHRISTS "Distemper", FACES "A Nod's As Good As A Wink", LOOSE "Rock The Fuck On", RAMONES "It's Alive", MARGARET DOLL RODS "Scintillating", THE HIVES "Veni, Vidi, Vicious", THE URGES "Psych Ward", ROBYN HITCHCOCK "I Often Dream of Trains"...

venerdì 25 aprile 2008

Per non dimenticare


25 aprile - giorno della Liberazione dal nazifascismo

«Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione».


Piero Calamandrei,
Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza.
Milano, 26 gennaio 1955


lunedì 21 aprile 2008

The New Christs in Italia


Non è stato per nulla semplice, ma alla fine ce l'abbiamo fatta:

i leggendari NEW CHRISTS di Rob Younger saranno in Italia a maggio per un tour di quattro date:

21 maggio - Milano @ Musicdrome

22 maggio - Roma @ Init

23 maggio - Cosenza @ B-Side

24 maggio - Cesena @ Rocca Malatestiana

Ad accompagnare il carismatico cantante ci saranno Jim Dickson (ex Barracudas, già con i New Christs negli anni '80 e attualmente bassista dei Radio Birdman), il batterista Stu Wilson, i chitarristi Dave Kettley e Brent Williams (quest'ultimo anche alle tastiere).

I New Christs ritornano in Italia a 11 anni dal loro ultimo tour: non potete mancare all'appuntamento!

domenica 20 aprile 2008

Ascoltati questa settimana


THE MUSIC MACHINE "Turn On", BEASTS OF BOURBON "From The Belly of The Beast", SONIC ASSASSIN "Downfall of Aces", BEASTS OF BOURBON "Little Animals", ROBYN HITCHCOCK "I Often Dream of Trains", JULIAN COPE "Citizen Cain'd", FELLS "Fells", TELEVISION "Marquee Moon", ROLLING STONES "A Bigger Bang", OTIS REDDING "The Dock of The Bay", KING KHAN & THE SHRINES "Mr. Supernatural", RON WOOD "Gimme Some Neck", THE FLESHTONES "Hexbreaker", MOJOMATICS "Don't Pretend That You Know Me", THE HITMEN "The Hitmen", THE HITMEN "It Is What It Is", THE NEW CHRISTS "Lower Yourself", MUDLARKS "Mudlarks", THE HELLACOPTERS "High Visibility"...

martedì 15 aprile 2008

Berlusconi ter

OGNI POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA

domenica 13 aprile 2008

Due facce della stessa medaglia



La medaglia in questione è il rock'n'roll. In grado di mostrare i suoi due volti, antitetici come il giorno e la notte, nel giro di neppure 24 ore.

Faccia numero 1: TOM VERLAINE.
La leggendaria chitarra dei Television. L'affascinante padrino della new wave newyorkese degli anni '70. L'artista geniale e innovativo che ha regalato al mondo il suo raffinato e ineguagliabile manifesto sonoro: "Marquee Moon".
Cronache di tempi lontani.
Il mito non esiste più. Sgretolato da se stesso.
Oggi Tom Verlaine è solo un artista autorefenziale che mostra pochi, pochissimi sprazzi del talento cristallino di un tempo.
I suoi concerti sono di una noia mortale.
Due chitarre (assieme a lui, il fido Jimmy Rip), nessuna sezione ritmica. Quasi una jam session casalinga. Senz'anima, senza verve.
In oltre un'ora di musica sono pochi, tre forse quattro, i brani che fluiscono e lasciano intravedere la magia di una volta: atmosfere rarefatte, quasi cinematografiche. Per il resto è minimalismo compiacente, abbozzi di brani che non hanno capo nè coda, "lazy"/pigri per stessa definizione del suo autore.
Ancora oggi, a tre giorni di distanza dal suo concerto romano, continuo a chiedermi come sia possibile gettare alle ortiche un talento capace di schiudere gemme sonore quali "See No Evil", "Foxhole", "Guiding light", "Venus" e la mai troppo amata "Marquee Moon".

Faccia n. 2: KING KHAN and THE SHRINES
Dopo il buio, la luce. La luce potente e rigenerante del r'n'r. Che assume le sembianze di un gruppo fantastico guidato da un performer davvero straordinario: King Khan & The Shrines. E' venerdì sera e il Micca Club si trasforma in un tempio pagano in cui si celebra un rito voodoo al ritmo di calde sonorità soul, R&B e garage. Un calderone sonoro bollente.
King Khan possiede il sacro fuoco del rock'n'roll e l'anima di un grande showman. Una via di mezzo tra James Brown e Screamin' Jay Hawkwins. Canta, urla, si contorce, si dimena, gioca con il pubblico, lo tiene in pugno. Comunica.
La band che lo accompagna - The Shrines - è un sestetto potente e compatto come pochi: due fiati (sax e tromba), chitarra, basso, batteria e percussioni.
Sul palco si divertono da matti e trasmettono questa carica super anche al pubblico che risponde in uno scambio continuo di energia pura, "good vibes" e coinvolgimento totale. Sembra non finire mai. King Khan & The Shrines suonano per un'ora e mezza, senza pause, senza interruzioni. Riescono pure a mettere dentro al loro set una fantastica versione di "Know Your Product" dei Saints, tanto per dimostrare di essere un combo trasversale aperto a ogni sorta di contaminazione...
Se oggi mi si chiedesse quale gruppo contemporaneo è in grado di ricreare la magia di una esperienza rock'n'roll totalizzante non avrei dubbi a rispondere: KING KHAN and THE SHRINES. Un 'must'.

venerdì 11 aprile 2008

Appello al voto

Ultime ore prima delle elezioni. E' l'ultima occasione per poter fare un appello al voto.

Compagni, cittadini, fratelli, partigiani, votate anche voi l'unico candidato in grado di risollevare le sorti d'Italia e del Mezzogiorno:



Altro che Veltrusconi!

sabato 5 aprile 2008

Ascoltati questa settimana


SICK ROSE "Faces", PAUL COLLINS' BEAT "Ribbon of Gold", DETROIT COBRAS "Mink Rat or Rabbit", THE STOOGES "The Stooges", THE SONICS "Here Are The Sonics", ROBYN HITCHCOCK "Queen Elvis", THE NEW CHRISTS "Distemper", BABY WOODROSE "Money For Soul", MILES DAVIS "Round About Midnight", FOUR BY ART "The Early Years", MARGARET DOLL RODS "Scintillating", TECHNICOLOUR DREAM "Out of Sight", TRAFFIC "John Barleycorn Must Die" + "Mr. Fantasy", THE STEMS "At First Sight", HOODOO GURUS "Mach Schau", GALLON DRUNK "The Rotten Mile"...

venerdì 4 aprile 2008

La Cina è vicina


Non bastasse la brutale repressione in Tibet, la Cina conferma il suo ruolo di nazione democratica degna di ospitare le Olimpiadi con due condanne in dieci giorni inflitte a due oppositori del regime.

E' di ieri la notizia che Hu Jia, uno dei principali dissidenti cinesi, già agli arresti domiciliari, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per "istigazione a sovvertire i poteri dello Stato".

La sovversione è stata individuata nella pubblicazione di alcuni articoli in cui Hu Jia stigmatizzava la totale mancanza di rispetto dei diritti umani nella Repubblica Popolare.

Dopo anni di diffidenza internazionale, la Cina si è riavvicinata all'Occidente per il suo ruolo di fabbrica a basso costo per le nostre aziende. E con le Olimpiadi doveva finalmente celebrare il suo ingresso nel primo mondo, mostrando il suo vero volto...
Nessun problema. Eccoci accontentati: oppositori in carcere, il Tibet trattato come una colonia e gli insorti uccisi senza pietà (monaci buddisti inclusi), mentre le fabbriche-lager continuano a lavorare a ritmi forsennati.

E L'Europa che fa? Ammonisce, protesta e poi tutti insieme appassionatamente ai Giochi di Pechino senza fiatare.
Del resto, di fronte al business, i tanto decantati principi di libertà, eguaglianza e democrazia ribaditi in ogni occasione dai nostri politicanti da strapazzo vanno a farsi strabenedire...
Se lo spettacolo deve continuare, almeno non lasciamoci ingannare come telespettatori sazi e inebetiti.
Spegniamo la televisione. E non acquistiamo i prodotti di chi sponsorizza le Olimpiadi.




giovedì 3 aprile 2008

Sweat: The Story of The Fleshtones


Qual è la band di rock'n'roll più grande e sottovalutata del pianeta?
Per chi scrive la risposta è semplice e immediata: i FLESHTONES.
Il quartetto newyorkese incarna la quintessenza del rock'n'roll: niente compromessi, divertimento e buone vibrazioni a go-go.
Sono in pista da più di 30 anni, hanno pubblicato una miriade di dischi (almeno 5-6 dei quali assolutamente spettacolari), girato il mondo in tour svariate volte e regalato un sorriso e un'ora e mezza di divertimento a chiunque, almeno per una volta, abbia assistito a uno dei loro irresistibili, travolgenti show.
Ciononostante i Fleshtones non hanno mai avuto una hit nè sono mai stati sfiorati dal successo che pure avrebbero meritato.
Ma, vista da un'altra prospettiva, la loro vicenda umana e artistica è straordinariamente più importante di molte altre.
Dopo tutti questi anni on the road Peter Zaremba, Keith Streng, Bill Milhizer e Ken Fox continuano a suonare con la stessa freschezza e lo stesso spirito degli esordi. Perchè si divertono ancora come matti...
E i loro fans, sparsi in ogni angolo della Terra, li ricambiano.
E' una meravigliosa storia di perseveranza e longevità quella dei Fleshtones.
Che oggi ci viene raccontata in uno splendido volume, "Sweat" (Continuum), scritto dopo anni di ricerche e interviste da Joe Bonomo, un professore universitario dell'Illinois.

Nelle 400 pagine di "Sweat" l'autore passa in rassegna tutta la vicenda dei Fleshtones, ma allarga l'obiettivo anche alle storie personali: dall'infanzia di ognuno dei membri alle storie di amicizia che risalgono all'adolescenza, dalle feste devastanti al sapore di Blue Whale (un micidiale cocktail che i Nostri erano soliti preparare) all'eccitazione dei primi concerti al CBGB's.

Con dovizia di particolari e aneddoti a non finire, Joe Bonomo traccia il profilo di una band unica e di un gruppo di persone il cui amore per la vita e per la musica ha sempre oltrepassato la delusione per non vedere riconosciuto il loro valore e la loro dedizione al rock'n'roll...

Ma non importa: dopo 30 anni, 2000 concerti, 1000 blue whales, nessuna hit e niente sonno (come recita il sottotitolo del libro), i Fleshtones sono ancora qui con la loro mirabolante formula Super-Rock. Ad incendiare le nostre vite e proseguire, fedeli al motto "fun, truth & tradition", nella loro missione: quella di essere ogni sera sul palco la migliore rock'n'roll band del mondo.